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martedì 14 novembre 2023

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI, PRESENTAZIONE DEL CATALOGO DELLA MOSTRA " MA CHE NE SANNO GLI ALTRI" DI ERNESTO TERLIZZI

 







GRANDE PUBBLICO IERI ALL'ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI ALLA PRESENTAZIONE DEL CATALOGO DELLA MOSTRA "MA CHE NE SANNO GLI ALTRI" DI ERNESTO TERLIZZI ALLESTITA  A GIUGNO AL MUSEO MANN A NAPOLI.

Presentazione del catalogo della mostra " MA CHE NE SANNO GLI ALTRI" , nella "Sala dedicata a  Lea Vergine" al GAN, Galleria dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, con il direttore di dell'Accademia Prof. Giuseppe Gaeta, il Direttore del Museo Mann Paolo Giulierini, Marco di Capua, Stefano de Stefano, e il direttore editoriale della Gutenberg Carmine Vitale con la  curatrice e moderatrice Federica De Rosa.


Federica De Rosa

Paolo Giulierini

L'artista Ernesto Terlizzi



La presentazione:









evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


martedì 8 novembre 2022

Totem e Tao di Enrico Magnani alla FrameArsArtes di Napoli

 



ENRICO MAGNANI 

TOTEM E TAO

Dove passato e futuro si incontrano

   Vernissage 16 novembre 2022, ore 19:00

FrameArsArtes – Corso Vittorio Emanuele, 525 – Napoli 


Enrico Magnani

L’antica saggezza, gli antichi segni, gli antichi simboli. Patrimonio comune dell’umanità, ripreso e rielaborato con variazioni sul tema. Luce, ombra, maschile, femminile, terra, cielo, forza, grazia, creazione e vita.

Sono gli archetipi, il centro, i punti di riferimento della mostra Totem e Tao, la personale di Enrico Magnani alla Galleria FrameArsArtes di Paola Pozzi. In Totem e Tao l’artista continua la sua ricerca sul rapporto tra quello che è spirituale e quello che è materiale.

La collezione Totem che esplora e raccoglie iconici gesti e simboli senza tempo né spazio è stata realizzata tra il 2015 e il 2017. Lavorando e sperimentando la materia in relazione al simbolo, l’artista utilizza la forza dei materiali, delle forme e dei colori archetipici il cui significato è comune a tutti gli esseri umani. Pietre, sabbie, catrame, argille e oro creano segni e forme tridimensionali senza confini di tempo e di spazio che ritroviamo a partire dall’epoca preistorica fino ai giorni nostri. I simboli archetipici sono sempre stati un mezzo per esplorare l’ignoto e l’indicibile: segni che vivono tutti all’interno di ciascuno di noi; misteri che la mente non può capire, ma solo il cuore comprendere, sono i nostri primi e più remoti antenati mitici.

La serie Tao ispirata alla purezza, alla semplicità e all’eleganza del tao, raccoglie opere, anch’esse tridimensionali, create nel 2021: gli antichi gesti meditati di tradizione millenaria sono ripresi e fissati nella materia. La Forza della pietra è adagiata su un delicato velluto: gli opposti si incontrano in un connubio che evoca le leggi del tao. Ad ogni opera è associato un responso dell'I-CHING, l’antico oracolo cinese, parte integrante della tradizione taoista. La moneta presente nelle opere è l'oggetto magico utilizzato per chiedere all'oracolo e ottenere la risposta: il seme e il frutto riuniti insieme.

I due mondi di Totem e Tao convivono in armonia nello spazio espositivo di FrameArsArtes. Li riconosciamo nel blu, nel nero, nel rosso e nell’oro, nei simboli e nei materiali che colpiscono lo spettatore emozionato nel riscoprire qualcosa che non sapeva di conoscere.

L’artista Enrico Magnani, conosciuto per le sue opere che integrano arte, scienza e spiritualità, approda all’arte dopo un eclettico percorso che lo ha visto per anni ricercatore scientifico nell’ambito della fusione nucleare. Ad un certo punto della sua carriera Magnani ha sentito l’esigenza procedere in quei sentieri della conoscenza dove la speculazione puramente razionale non è sufficiente. Dopo un primo periodo figurativo, le sue originali opere astratte lo hanno rapidamente portato all’attenzione internazionale e a partire dal 2010 sono state presentate in musei, fondazioni, gallerie private e istituzioni pubbliche in Europa e Stati Uniti. Tiene seminari e laboratori formativi sulla creatività nell’arte e nella vita attraverso l’uso costruttivo dell’errore e dell’intuizione. 



Le opere:










Fra le più importanti esposizioni personali dell’artista sono da ricordare: "Harmonices Mundi" (2013) e "Magnum Opus" (2016) presso l’Istituto Italiano di Cultura di Praga; "Mystical Treasures" presso il Museo Internazionale Italia Arte di Torino - 2014; "Cosmic Hug 4aWoman" presso la Pinacoteca Ambrosiana di Milano - 2015; "Universal Flag" presso ACS Gallery - Zhou B Art Center, Chicago - 2016; la retrospettiva "L’Oro della Terra - Cento opere del periodo astratto" presso i Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia - 2017; “Supernova - Birth to Life” presso l’Istituto Italiano di Cultura di Chicago - 2018; "Supernova - Figurazioni Cosmiche" presso la Sala del Cenacolo alla Camera dei Deputati, Roma - 2018; "Searching the Unknown - The Dark Matter Collection" presso il CERN (European Organization for Nuclear Research), Ginevra - 2019; "Searching the Unknown - The Dark Matter Collection" presso il GSSI (Gran Sasso Science Institute), L’Aquila - 2019; "Quintessence" Installazione permanente presso i LNGS (Laboratori Nazionali del Gran Sasso) - 2020; "Light in the Dark" presso la Sala Borsa di Bologna - 2022.

 



TOTEM E TAO 

16 – 27 novembre 2022

FRAMEARSARTES - Napoli, corso Vittorio Emanuele n. 525

Orari: da martedì a sabato, dalle 16.00 alle 20.00 

Riferimenti: 081 3088820 – 333 4454002 

Ufficio Stampa: 334 3224441 

 www.framearsartes.it – framearsartes@libero.it – paolapozziarch@gmail.com 


Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

 

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domenica 18 settembre 2022

Alla Galleria FrameArsArtes di Napoli la mostra PosterArt a cura di Paola Pozzi.


 

Dal 23 settembre presso la galleria FrameArsArtes



Venerdì 23 settembre 2022 alle ore 19,30 presso la galleria FrameArsArtes a Corso Vittorio Emanuele 525 a Napoli si inaugura la mostra “PosterArt”, a cura di Paola Pozzi, un’esposizione di Manifesti e Poster che coprono il periodo che va dagli anni ’50 fino ai primi anni 2000. In Mostra poster realizzati da Haring, Warhol, Depero, Basquiat, Gruau, Cappiello, Boccassile, Grignani, Christo, Aslan,  Freres, Commarmond, De Felipe, Dudovich, Lichtenstein, Quarez, Tarras, Nara. Le opere non sono pezzi unici ma neanche copie, giacché ognuna è come un elemento di un parto plurigemellare: è un multiplo. Così è risolto il dilemma dell’abisso valoriale tra originale e copia. Scrive Adriana Dragoni.

Con PosterArt, Frame vuole richiamare l’attenzione al potere comunicativo e persuasivo del Poster nei suoi diversi campi d’applicazione. Infatti, sin dalla loro prima apparizione alla fine dell’Ottocento ad oggi, i poster hanno assolto molte funzioni, dalla propaganda  politica alla pubblicità, fino a diventare veri e propri oggetti artistici da collezione.

Il manifesto pubblicitario ebbe, in Italia, la sua consacrazione ufficiale nella I Mostra del Cartellone e della Grafica pubblicitaria tenutasi a Roma nel febbraio-marzo del 1936: il manifesto viene riconosciuto pienamente come una forma d’arte, perfetta espressione della nuova società dei consumi. Di fatto, la pregnanza culturale ed artistica del manifesto pubblicitario era ormai apertamente riconosciuta sia dai committenti delle campagne pubblicitarie che dagli artisti ormai consapevoli dei canoni espressivi fondamentali e dai tanti divulgatori culturali che ormai, a livello internazionale, organizzavano mostre e producevano pubblicistica specializzata.

La mostra di poster e manifesti presentata negli spazi napoletani di FrameArsArtes è particolarmente indicativa della dinamica tra artisticità e pubblicità, perché esplicita, seppure in una necessaria sintesi, le varie tappe di una consapevolezza dell’utilizzo dei  codici della pubblicità nei più diversi ambiti sociali.


Alcune opere presenti a Napoli 




L’inaugurazione si terrà venerdì 23 settembre 2022 alle ore 19:30 e le opere resteranno in esposizione fino al 10 ottobre 2022.

Corso Vittorio Emanuele 525, Napoli  081 3088820; 3334454002  framearsartes@libero.itpaolapozziarch@gmail.com


Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


martedì 7 giugno 2022

Napoli, TEMPO DI ARCHE', Raffaele Boemio - Galleria FrameArsArtes

 



Materia in divenire, forme ispirate alla Natura, al suo potere maieutico, contrapposto alla condizione umana perennemente in bilico tra costrizione ed elevazione, semanticamente sempre dentro una “trappola maieutica”. 

È il filo rosso della mostra Tempo di Archè la personale di Raffalele Boemio, a cura di Domenico Natale, alla Galleria FrameArsArtes di Paola Pozzi (a Napoli, in Corso Vittorio Emanuele 525) da venerdì 10 a venerdì 24 giugno. Un percorso espositivo di quadri, sculture e filmati – parte del più vasto ciclo denominato Afona – che ha caratterizzato il percorso di Boemio negli anni duemila. Di questo ciclo le opere più recenti mantengono il nucleo poetico della meditazione sul rapporto che intercorre tra il libero immaginario dell’artista e la realtà della vita quotidiana, e che costituiscono da sempre uno dei due aspetti emblematici del suo operare. «Questa fase della mia produzione, scaturisce dall’esigenza di interrompere il vortice della fretta in cui viviamo immersi e che non sembra esaurirsi mai; rappresenta un momento di riflessione muto, che si esprime attraverso i sensi. Una presa di posizione contro la ridondanza del mondo, senza mai rifuggire dal rapporto sociale dell’opera d’arte e dalla sua lettura segnica» spiega l’artista. Un linguaggio muto, afono per l’appunto, ma non inespressivo, né inascoltato «silenzio custodito e fama che grida». «Mi sono resioconto del vuoto che abbiamo dentro e della necessità di tornare a dei valori naturali. Per questo c’è un forte richiamo alla Natura, ma senza naturalismo» prosegue Boemio. «La sua ricerca esprime il disagio morale e civile di fronte alla sofferenza umana e alla schiavitù dei migranti nei campi della nostra terra, nella quale lui vive e opera» sottolinea il curatore. La mostra propone un percorso di ricerca del senso del segno, di ritorno al tratto primitivo, rituale, evocativo, sinestetico e continuamente rinnovato, attraversato dalla trasformazione, pur conservandosi nell’essenza. Saldo nelle sue radici, come quelle che l’artista racconta di aver trovato in spiaggia nel 2015 – probabilmente dei rizomi (rigonfiamenti del fusto con funzione di riserva) – forme sconosciute che nessuno sapeva interpretare ma che hanno sedimentato, scavando nel profondo, fino a toccare l’altra essenza, quella speculare alla Natura: l’essenza umana e la sua dimensione insieme materiale e spirituale, in equilibrio costantemente precario, impantanata nella lotta tra l’Essere e il Dover Essere, raffigurata in forme scarnificate, in solitudine, in difficoltà, a tratti isolata. Mai però disperata, né mai dimessa, o sottomessa. Un richiamo forte alla vita, alla lotta, al reciproco riconoscersi come simili. Parti della stessa Natura. La mostra si inserisce perfettamente nella filosofia culturale della galleria FrameArsAtes, che vuol essere, come racconta la proprietaria: «uno spazio di libertà ed un luogo di divulgazione dell’arte contemporanea, aperto alla città e ai giovani artisti».  


 















Raffaele Boemio è nato ad Afragola (NA) nel 1952 e si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. È stato docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Cardito (NA). Nel 1978 ha fondato con Haebel e Domenico Natale il “Gruppo X/Arte” aderendo al Movimento degli operatori estetici nel sociale. La pittura è stata ed è il suo linguaggio prevalente, senza tuttavia chiudersi alle capacità semantiche ed espressive di altre tecniche come la scultura e di mezzi diversi quali il legno, il ferro, il bronzo, l’ottone, il laterizio e la ceramica, i prodotti industriali e la fotografia, anche digitale che hanno dilatato la sua concezione della pittura alla scultura e alla comunicazione extramediale. Con queste possibilità linguistiche, Boemio ha affrontato nel tempo cicli tematici quali quello delle “Trappole maieutiche”, del “Biographico”, degli “Afona”, dei “Ready made” e dei “Ready dead”, dei “Frammenti migranti”, dei “Quasi svelato” e de “I semiosi”.  

 


TEMPO DI ARCHE’ 
10 – 24 giugno 2022

 

Presso FRAMEARSARTES - Napoli, corso Vittorio Emanuele n. 525

Orari: da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00 

Riferimenti: 081 0689212 – 333 4454002 

Ufficio Stampa: 334 3224441 

www.framearsartes.it – framearsartes@libero.it – paolapozziarch@gmail.com 


Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


lunedì 30 maggio 2022

Luigi Mazzella, Elogio del Pensiero libero, Salone dei Marmi di Salerno

 

 







Luigi Mazzella "ELOGIO DEL PENSIERO LIBERO" 

Il 27 maggio 2022 lo scrittore e saggista Luigi Mazzella, già Vice Presidente della Corte Costituzionale, già Avvocato Generale dello Stato ed ex Ministro per la Funzione Pubblica ha presentato il suo libro “Elogio del Pensiero Libero”, edito da “Avagliano Editore”  presso il “Salone dei Marmi” del Comune di Salerno, organizzato dal comitato organizzatore composto dal colonnello Luigi Gambaro, dall’avvocato Pietro De Felice e dal dottor Franco Chiappetta. A moderare l’incontro è stato il giornalista Marcello Napoli. Il giornalista Antonio Manzo ha spiegato che ” Il nostro Paese, per certi versi, è inesistente nella sua liberalità di pensiero: A termine della conferenza la Presidente del Lions Club Salerno 2000 Giuseppina Plaitano ha donato ai relatori un'opera in ceramica realizzata dall’artista salernitana, di origini friulane, Laura Marmai.


In una precedente analisi del libro “Elogio del pensiero libero” lo scrittore Nino D’Antonio  chiariva  “che si  trattava di un importante saggio sia  per la trattazione superba degli argomenti che ti portano a riflettere  e anche per la qualità  della scrittura umanistica. Una lettura lucida che si pone domande ancora irrisolte”, appunto, i problemi della società globale, strumentalizzata dai poteri forti, massificata e resa impotente. 

In un articolo  scritto da Mazzella il 6 marzo 2020 sul Covid si domandava  Fino a quando durerà la politica di promuovere stati di “depressione” tra i cittadini  Per tutta la durata dell’epidemia o fino a quando i mass-media decideranno, su precisa direttiva di chi detiene o condiziona la proprietà, di “ridimensionarla”, scrivendone e parlandone con termini meno angoscianti? 

Dobbiamo constatare l’inganno  da parte della politica, del giornalismo governato da politici e  da qualche tecnico arrogante “liquidatore dell’industria pubblica italiana, e inoltre di tante comparse del momento che in vista di un reale beneficio sono saliti  sul carro dei proclami a dare manforte alle falsità.

Saper riflettere, questa è la grande e rara qualità da autentico scrittore e poeta libero dell’operare di Luigi Mazzella. Si dovrà convenire che l’uomo, per sua natura, non ha voglia di riflettere i problemi della società, preferisce fuggire e  assoggettarsi per un rendiconto personale al volere del potere politico e economico. Questo avviene ormai in tutti i settori e i campi della società. Un esempio, i giornalisti, per due anni, ogni giorno si sono aggrediti in diretta tv, 24 ore su 24. Mai un’ora d’aria e di riposo. Poi  è arrivata la guerra in Ucraina e di colpo il nemico e la narrazione è cambiata virando in questo nuovo versante e dimenticando  di colpo il tema Covid in Italia. 

Che fare, saremo in grado di reagire alla dittatura democratica del sistema imperante o soccomberemo tutti sotto la furia di questa inutile, anonima società?   Sandro  Bongiani


Le immagini dell'evento:





 








Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno